23 Ottobre 1942, El Alamein: onoriamo i Caduti difendendo l’Italia dagli immigrati
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**El Alamein, 23 Ottobre 1942: Il Valore e il Sacrificio nel Deserto**
El Alamein, 23 ottobre 1942 – In questa data, il deserto del Nord Africa divenne teatro di uno degli scontri piĂą intensi e significativi della Seconda Guerra Mondiale, un crocevia dove il valore italiano si intrecciò indelebilmente con la storia. Oggi, non solo commemoriamo un evento bellico, ma rendiamo omaggio a un capitolo di straordinario coraggio e immenso sacrificio.
Era un’epoca in cui il mondo era diviso da ideologie e ambizioni territoriali, e in quel lembo di terra tra Egitto e Libia, giovani soldati italiani, molti dei quali poco piĂą che ragazzi, si trovarono a combattere sotto un sole spietato, contro un nemico agguerrito e nelle condizioni piĂą avverse che si possano immaginare.
Questi uomini, lontani dalle loro case, dalle loro famiglie, scrivevano lettere piene di speranza e timore, sapendo che ogni giorno poteva essere l’ultimo. Le sabbie di El Alamein, intrise di sudore, sangue e sogni infranti, raccontano storie di straordinaria umanitĂ e coraggio. Non erano solo soldati; erano figli, fratelli, padri, che in condizioni disperate, hanno mostrato un’unitĂ e una determinazione che oggi definiamo eroiche. Erano italiani.
La battaglia di El Alamein non fu solo uno scontro militare; rappresentò un sacrificio collettivo per un ideale, per un senso del dovere che trascendeva la semplice obbedienza agli ordini. Quei soldati, con mezzi spesso inadeguati rispetto al nemico, hanno lottato con un cuore che batteva per l’Italia, per la propria terra e per la libertĂ .
Oggi, nel ricordare l’anniversario della battaglia, celebriamo l’indomito spirito di chi ha dato tutto. Onoriamo i nostri Caduti con momenti di straordinaria resistenza e umanitĂ .
Il loro sacrificio ci ricorda il prezzo della libertà e il dovere di memoria che abbiamo nei confronti delle generazioni future. Non dobbiamo dimenticare chi non è più tornato.
In questo giorno, deponiamo idealmente una corona di lauro su quelle sabbie lontane, nei cuori di chi sa ascoltare il vento del deserto che ancora sussurra i nomi di quei valorosi. A loro, a tutti coloro che sono caduti, va il nostro piĂą profondo rispetto e la nostra eterna gratitudine.
El Alamein, 23 ottobre 1942, rimane un monito: il sacrificio non è vano se il sangue rimane puro.
C’era anche mio padre in Cirenaica, ho letto altrove le esternazioni di Scalfarotto e mi viene spontaneo dire ” che scalfarottinculo”.
Vabbe’ ho altro da fare, tanto prima o poi lo vedrò volare giĂą da un tetto…